Autorizzazioni postali generali: ricorsi contro AGCOM. Sentenze TAR del Lazio

Facciamo seguito alle precedenti notizie sull’argomento (in particolare, quella del 3 marzo 2020) per informare che il TAR del Lazio si è pronunciato sui ricorsi proposti da ANITA, insieme a Confetra e ad altre Associazioni, contro i provvedimenti che imponevano il pagamento di contributi a favore di AGCOM da parte delle imprese titolari di autorizzazioni postali generali per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019.

Il motivo del contendere è la pretesa dell’Autorità di far rientrare nell’ambito dei servizi postali l’attività di autotrasporto e logistica dei colli fino a 30 chilogrammi nonché l’imposizione del pagamento dei relativi contributi. La Corte di Giustizia UE, investita della questione con rinvio pregiudiziale, aveva dichiarato il diritto dell’Unione compatibile con le disposizioni italiane e aveva sancito che le imprese di trasporto e spedizione si devono considerare fornitori di servizi postali quando espletano i servizi di raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione degli invii postali (Sentenza C-259/16 e C-260/16 del 31 maggio 2018).

Il TAR del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso relativo agli anni 2015 e 2016 per vizio di violazione di legge (il Decreto del MISE che ha fissato il contributo per gli anni 2015 e 2016 non è stato preceduto da un Decreto del MEF) e ha respinto i ricorsi relativi alle successive annualità 2017, 2018 e 2019 aderendo integralmente all’orientamento della sentenza della Corte di Giustizia UE del maggio 2018.

Con riserva da parte di ANITA di fornire aggiornamenti in merito agli sviluppi del contenzioso, rinviamo alla lettura dei provvedimenti in allegato:
sentenza n. 8712/2020
sentenza n. 8869/2020 

Riferimenti:
Area Ambiente, Sicurezza e Trasporti – trasporti@confindustria.umbria.it
Andrea Dominici – T. 0744 443418 – C. 338 6278499 – dominici@confindustria.umbria.it
Andrea Di Matteo – T. 075 5820227 – C. 335 1215606 – dimatteo@confindustria.umbria.it