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Colfiorito al fianco della FAO per combattere gli sprechi alimentari

Colfiorito, 2 ottobre 2024 – Ogni persona del mondo, in media, butta nella spazzatura 74kg di cibo all’anno. È solo una delle cifre sconvolgenti che emergono dalla 5° Giornata Internazionale sulla Sensibilizzazione contro gli Sprechi e le Perdite Alimentari, che ha riunito nella sede di Roma di FAO autorità della cooperazione internazionale e aziende private, tra cui la umbra Fertitecnica Colfiorito.

Alessio Miliani, Direttore Generale di Fertitecnica Colfiorito

Occuparsi degli sprechi va a colpire alla radice una delle maggiori cause di emissioni e squilibrio mondiali: “Non è solo una questione di efficienza – spiega Alessio Miliani, Direttore Generale dell’azienda – ma una questione di responsabilità: significa assicurarsi un futuro sostenibile per i nostri figli, dove il cibo ha il giusto valore. Raccogliendo lo spunto del Direttore Generale FAO Qu Dongyu, questo non riguarda solo privati e ONG, ma anche le istituzioni nazionali e soprattutto locali, a partire dalle nostre famiglie, le nostre città e regioni, con politiche concrete che arrivino alle scuole e alle famiglie”. Il tema del cibo che viene sprecato o buttato è infatti tanto un problema di natura etica quanto di sostenibilità globale, con un impatto diretto anche in termini di atmosfera: “Riducendo gli sprechi e le perdite alimentari – ha sintetizzato Qu Dongyu, Direttore Generale di FAO – i paesi e le comunità possono beneficiare di maggiore sicurezza alimentare, miglior accesso a una dieta sana, ridotta malnutrizione, diminuendo anche la loro impronta in termini di gas serra”. Si calcola infatti che l’impatto degli sprechi pesi per circa il 10% di tutte le emissioni responsabili del riscaldamento globale.

Un’immagine dell’esposizione organizzata dalla FAO

Per mostrare cosa possa essere fatto in concreto, FAO ha organizzato un’esposizione nella sede di Roma chiamando enti e aziende con casi di studio significativi: Fertitecnica Colfiorito, che già da tempo ha adottato politiche mirate al 12° SDG, l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile “Consumo e Produzione Responsabili”, nel suo spazio ha raccontato il suo impegno che si sviluppa sia a monte che a valle.

“Veniamo chiamati a testimoniare in un contesto così internazionale, a fianco di enti e multinazionali molto più grandi di noi, proprio perché dimostriamo che anche una piccola azienda, se ha idee chiare e progetti concreti, può fare la differenza – spiega Miliani – È un onore far sentire così la voce delle PMI e della nostra Umbria, piena di realtà animate tanto di un forte senso di responsabilità quanto di un orientamento a lavorare sodo per risultati concreti. Un impegno che ci investe intanto eticamente come persone, ma anche come cittadini e come professionisti, da condividere con tutta la comunità”.

Oltre all’introduzione di meccanismi di economia circolare, l’azienda ha fatto grandi investimenti in tecnologia per evitare gli sprechi di filiera, come il sistema di disinfestazione ecologico in autoclave. “Con questo avanzato sistema – aggiunge Miliani – evitiamo che le materie prime siano infestate da insetti o altro che li rovinerebbero. Inoltre, evitiamo che anche a casa del consumatore il prodotto possa infestarsi, prolungandone la vita utile, il tutto senza prodotti chimici di sintesi”. Così si garantisce che il prodotto che arriva nelle dispense sia sicuro fino anche oltre la data di consumo preferibile.

Non ci si può limitare, però, a mettere a punto pratiche interne d’eccellenza, ma si deve andare oltre e coinvolgere i consumatori e le loro famiglie: “Oltre a quanto facciamo a monte – prosegue Miliani –  ci siamo impegnati anche a valle, ad esempio sfruttando i nostri canali di comunicazione per tutorial, rubriche e spunti che aiutino i consumatori sugli usi alternativi degli ingredienti rimasti in dispensa, oppure modi creativi per usare in cucina gli avanzi del pasto o ancora dare una seconda vita agli imballaggi. Ho avuto l’onore, quattro anni fa, di essere invitato al lancio della piattaforma contro lo spreco di FAO. Da allora, questo coinvolgimento ci ha consentito non solo di condividere quanto fatto, ma anche di collaborare e trarre ispirazione per alzare sempre di più l’asticella di quella che chiamiamo “crescita con rispetto”, il principio che guida le nostre strategie”.

 

Link alla notizia sul sito ufficiale di FAO (in inglese): https://www.fao.org/newsroom/detail/tackling-food-loss-and-waste-from-the-farm-to-the-table-and-beyond/en

Link alla pagina Sostenibilità di Colfiorito: https://www.colfiorito.it/it/sostenibilita

Fondata nel 1984 dalla famiglia Mattioni nell’Altopiano di Colfiorito, da cui prende il nome, l’azienda è leader italiano nel mercato dei legumi secchi, cereali e semi, presente in oltre il 90% delle catene. Una posizione consolidata grazie anche alla forte spinta verso l’innovazione, sia nei processi che nei prodotti: ai prodotti tradizionali si sono affiancati prodotti sempre più innovativi, dai piatti pronti agli snack. L’obiettivo è fornire un servizio in termini di praticità, rapidità ed attenzione al benessere, permettendo il consumo di questi preziosi ingredienti naturali in ogni momento della giornata. Il fatturato del gruppo, che impiega oltre 100 persone FTE, nel 2022 ha superato i 45 milioni di €, una crescita che conferma la strategia vincente e la capacità di intercettare i bisogni dei consumatori con innovazioni costanti, tenendo sempre al centro le persone, il valore dei prodotti e la sostenibilità a tutto tondo.

Per maggiori informazioni:
Michele Santilocchi
Ufficio Marketing
m.santilocchi@colfiorito.it

Fertitecnica Colfiorito Srl
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