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Regione Umbria. Pubblicate le linee di indirizzo e procedure sulle funzioni in materia sismica

Adeguamento regionale alle Linee Guida ministeriali

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale 16 luglio 2020 n. 596, avente ad oggetto “Linee di indirizzo e procedure sulle funzioni in materia sismica (autorizzazione sismica, vigilanza e controllo di opere e costruzioni in zone sismiche) a seguito dell’introduzione dell’art. 94-bis del D.P.R. n. 380/01 e delle relative Linee Guida nazionali (decreto MIT del 30 aprile 2020)”.

Con la legge regionale 27 gennaio 2010, n. 5, la Regione Umbria aveva avviato un percorso di semplificazione amministrativa delle procedure sismiche secondo il quale:

  • gli interventi “privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità” non erano depositabili;
  • gli interventi di “minore rilevanza ai fini della pubblica incolumità” erano assoggettati al regime di preavviso scritto e deposito con estrazione a campione;
  • gli interventi “rilevanti ai fini della pubblica incolumità” erano assoggettati al regime di autorizzazione sismica preventiva con deposito del progetto;
  • le “varianti riguardanti le parti strutturali che non rivestono carattere sostanziale” non erano soggette a deposito.

Tuttavia, la sentenza della Corte Costituzionale n. 68/2018 (in G. U. 11 aprile 2018, n. 15) che ha annullato il regime di semplificazione sismica sopra illustrato, reintroducendo di fatto un generalizzato obbligo di autorizzazione sismica, ha determinato un sovraccarico degli uffici regionali del servizio rischio sismico tale da determinare forti ritardi nel rilascio delle autorizzazioni sismiche ed un significativo rallentamento delle attività edilizie nel territorio regionale.

Di conseguenza la Regione Umbria introduceva nuovi interventi sul piano organizzativo grazie all’adozione della D.G.R. n. 628 dell’11 giugno 2018, che stabiliva nuove misure attuative delle modalità di rilascio delle autorizzazioni sismiche, rivedeva le disposizioni relative al rimborso forfettario per le attività istruttorie, di conservazione dei progetti e per i controlli, di cui all’articolo 211 della legge regionale n. 1/2015 e promuoveva misure atte a favorire e potenziare l’attività di controllo ispettivo dei cantieri e la vigilanza sulle opere e sulle costruzioni.

Successivamente, su sollecitazione di diverse regioni, il Governo, con il D.L. n. 32/2019 (come convertito dalla Legge 14.06.2019, n. 55) ha introdotto nuove disposizioni in materia di semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche, che ricalca sostanzialmente l’impianto in passato adottato dalla regione Umbria.

Quindi con l’articolo 94-bis del D.P.R. n. 380/01, risulta oggi definita la nuova classificazione degli interventi, codificati in funzione dell’importanza ai fini della tutela della pubblica incolumità:

  1. interventi “rilevanti” nei riguardi della pubblica incolumità: costituiti da adeguamenti e miglioramenti sismici in Zona sismica 1 e Zona sismica 2 (limitatamente al valore di ag2≥ 0.20), nuove costruzioni di particolare complessità ed interventi sugli edifici strategici e rilevanti (in Zone 1 e 2, ad alta sismicità);
  2. interventi di “minore rilevanza” nei riguardi della pubblica incolumità: costituiti da adeguamenti e miglioramenti sismici di costruzioni esistenti nelle zone sismiche a media sismicità (Zona 3 e Zona 2 con 0.15≤ ag ≤ 0.20), nuove costruzioni di non particolare complessità, nelle zone a bassa sismicità (Zone 3 e 4) ed interventi locali;
  3. interventi “privi di rilevanza” nei riguardi della pubblica incolumità: gli interventi che per loro caratteristiche intrinseche e per destinazione d’uso, non costituiscono pericolo per la pubblica incolumità.

Ad essi si aggiungono anche le “varianti di carattere non sostanzialele quali, nello spirito di snellimento procedurale della legge n. 55/19 sono esonerate dal preavviso scritto (deposito) di cui all’articolo 93 del D.P.R. n. 380/01.

Di conseguenza la Regione Umbria, a seguito della pubblicazione del D.L. n. 32/2019 e sfruttando, ai sensi del comma 2 dell’art. 94-bis del D.P.R. n. 380/01, la possibilità concessa alle regioni che avevano già adottato e sperimentato analoghe forme di semplificazione in materia sismica ed in possesso dei relativi elenchi di opere ed interventi, ha approvato la deliberazione di Giunta regionale n. 593 del 6 maggio 2019.

Tale opportunità era subordinata al riallineamento degli elenchi adottati e dei relativi procedimenti amministrativi regionale con le Linee Guida nazionali previste materia dal comma 2 dell’articolo 94-bis del D.P.R. n. 380/01.

Nel frattempo, le Regioni e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) hanno avviato un intenso confronto tecnico che ha portato alla definizione delle suddette Linee Guida nazionali con decreto del 30 aprile 2020, le quali forniscono indicazioni comuni alla costituzione degli elenchi regionali.

Alla luce dell’emanazione delle suddette Linee Guida ministeriali, anche la Regione Umbria, con la Deliberazione in esame ha provveduto a riaccordare i propri strumenti contenuti nella deliberazione di Giunta regionale n. 593/2019, rivisitando e riadottando le specifiche elencazioni degli interventi privi di rilevanza, di minore rilevanza e rilevanti nei riguardi della pubblica incolumità e delle varianti a carattere non sostanziale, riportati negli Allegati 1, 2, 3 e 4 al testo che si allega.

Gli interventi di minore rilevanza e quelli rilevanti nei riguardi della pubblica incolumità nonché le varianti a carattere non sostanziale continuano ad essere depositati presso l’autorità competente regionale; al contrario, gli interventi “privi di rilevanza” nei riguardi della pubblica incolumità saranno depositati, secondo le disposizioni delle linee guida nazionali, esclusivamente presso il comune competente (nel caso della Regione Umbria, presso il SUAPE).

La Regione ha ritenuto quindi opportuno procedere alla revisione delle percentuali di estrazione per il controllo a campione degli interventi (ai sensi del comma 5 dell’art. 94-bis del D.P.R. n. 380/01), lasciando invariate le tariffe del rimborso forfettario ex art. 211 della L.R. n. 1/2015.

Il provvedimento, inoltre, stabilisce che, per velocizzare l’azione dell’amministrazione regionale, nei casi in cui i titolari delle istanze trasmesse all’autorità competente in materia sismica (autorizzazioni, depositi, accessi agli atti documentali, verifiche di conformità, etc.) non siano muniti di firma digitale e di Posta Elettronica Certificata (PEC), gli stessi rilasciano procura speciale per scrittura privata al proprio tecnico di fiducia per l’inoltro e la ricezione di documenti e comunicazioni per e dall’amministrazione regionale.

In ogni modo, la Giunta regionale ha stabilito che le procedure approvate con la DGR 596/2020 hanno carattere sperimentale e che, fermo restando ulteriori modifiche della disciplina nazionale in materia, saranno sottoposte a verifica entro sei mesi dalla loro approvazione.

Da ultimo, la Regione chiarisce che, nelle more di attuazione delle nuove misure organizzative che prevederanno di assegnare:

  1. la gestione delle pratiche sismiche della ricostruzione privata e pubblica post terremoto 2016 (ora attribuite al Servizio regionale “Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, Difesa del suolo”) direttamente all’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria,
  2. il rilascio dei provvedimenti in materia sismica delle pratiche della ricostruzione pubblica e privata post terremoto 2016 al dirigente dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria – Ricostruzione privata sisma 2016,

con l’efficacia della Deliberazione in esame cessi il trasferimento manuale dei dati e della documentazione progettuale delle pratiche sismiche della ricostruzione privata dal sistema informatico MUDE (in uso all’USR-Umbria) al sistema informatico SISMICA (piattaforma per la gestione delle pratiche sismiche regionali). L’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria, per la gestione delle pratiche sismiche di interventi privati per la ricostruzione post sisma 2016, si avvarrà esclusivamente della propria piattaforma MUDE e del proprio personale. Al contrario, l’USR Umbria, per la gestione delle pratiche sismiche di interventi pubblici per la ricostruzione post sisma 2016, continuerà ad avvalersi, esclusivamente con il proprio personale, della piattaforma telematica regionale Umbria-SiS e del sistema informatico regionale SISMICA.

Si riporta il testo della DGR 16 luglio 2020, n. 596 con i relativi allegati.

Riferimenti:
ANCE UMBRIA
Perugia – info@anceumbria.it – Tel. 075/582751
Terni – edilizia@confindustria.terni.it – Tel. 0744/443411

AUTORE: A.N.C.E. Umbria
DATA: 18 AGO 2020
TAGS: Linee guida, sisma
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