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Start-up e PMI innovative: istituito il Fondo da 200 milioni per sostenere investimenti nel capitale

Affidato al Fondo Nazionale Innovazione, potrà co-investire nel capitale assieme ad investitori regolamentati

È stato firmato il 28 agosto scorso dal Ministro dello Sviluppo economico, il Decreto attuativo per l’utilizzo del Fondo da 200 milioni di euro stanziato con l’art. 38 comma 3 del Decreto “Rilancio”, per il sostegno e il rafforzamento delle Start-up e PMI innovative.

Le risorse, allocate sul Fondo di sostegno al Venture Capital istituito presso il MISE, verranno affidate al Fondo Nazionale Innovazione per sostenere investimenti nel capitale di Start-up e PMI innovative in co-investimento con investitori regolamentati o qualificati.

Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) è gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione. Lo strumento operativo di intervento del Fondo Nazionale Innovazione è il Venture Capital. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del MISE nella presentazione del Fondo.

Gli investimenti dovranno essere rivolti verso Start-up e PMI innovative che stiano effettuando round d’investimento o che l’abbiano già effettuato al massimo nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del DL “Rilancio”. Attraverso il Fondo potranno essere erogate risorse fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati, nel limite complessivo di 1 milione per singola Start-up o PMI innovativa.

È prevista nei primi sei mesi di operatività del Fondo anche una procedura accelerata di valutazione per imprese già beneficiarie dello strumento Smart&Start, altro strumento di finanziamento attivo presso il MISE e gestito da Invitalia, nonché per le Start-up e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.

Riferimenti:
Area Economia di Impresa
Alessandro Castagnino Tel. 075 5820230 – Cell. 335 7175365 Email: castagnino@confindustria.umbria.it
Valentina Vignaroli Tel. 075 5820209 – Cell. 338 6493886 Email: vignaroli@confindustria.umbria.it
Paola Roscini Tel. 075 5820220 – Cell. 329 9261061 Email: roscini@confindustria.umbria.it

AUTORE: Area Economia di Impresa
DATA: 02 SET 2020
TAGS: pmi, start up
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