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La Sezione Trasporti di Confindustria Umbria accoglie positivamente la sospensione del limite nei trasporti eccezionali

Perugia, 9 dicembre 2021 – La Sezione Trasporti di Confindustria Umbria accoglie positivamente la notizia dell’emendamento che interviene per sbloccare la grave situazione di difficoltà per i trasporti eccezionali.

Le commissioni Finanze e Lavoro del Senato, infatti, hanno approvato un emendamento al decreto Fiscale riguardante i trasporti eccezionali. L’emendamento prevede che fino al 31 marzo 2022 rimarrà in vigore il limite a 108 tonnellate anziché a 86 tonnellate in seguito alla modifica dell’articolo 10 del Codice della Strada nel DL Infrastrutture recentemente convertito in legge.

“Questa sospensione di quattro mesi è sicuramente una boccata d’ossigeno per il trasporto dei carichi eccezionali – commenta il Presidente della Sezione Trasporti di Confindustria Umbria Gianfranco Buini – che interessa non solo il nostro settore ma anche comparti strategici dell’economia nazionale. Spero che questo periodo serva ad approfondire il tema e ad individuare soluzioni diverse, congrue e che sappiano coniugare in vari interessi del comparto dei maxi load. La norma così come prevista dal DL Infrastrutture ha, infatti, impatti molto negativi sui settori manifatturieri direttamente interessati, oltre a determinare un aumento del numero dei viaggi dei mezzi pesanti con il conseguente incremento dei costi e delle emissioni in atmosfera”.

La norma vigente prevede che il carico massimo per il trasporto passi da 108 tonnellate a 86 e che non si possano effettuare trasporti eccezionali multicarico, se non nel caso di pezzi unici.

“Siamo consapevoli – ha aggiunto Gianfranco Buini – che questa modifica al Codice della strada nasca con l’intento di ridurre i rischi legati al transito dei veicoli eccezionali su infrastrutture spesso obsolete e che in passato si è abusato di tale strumento. Ma, per non rallentare la ripresa del Paese, è necessario tenere conto delle esigenze produttive e logistiche delle imprese e quindi auspichiamo una rapida approvazione dell’emendamento. Confidiamo poi che entro i prossimi quattro mesi sia possibile trovare una soluzione condivisa che non penalizzi la manifattura e il trasporto, già fortemente messi in difficoltà dai forti aumenti dei combustibili”.

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