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FatturaPA: pubblicato il Decreto che stabilisce le cause di rifiuto della fattura elettronica

In Gazzetta Ufficiale il provvedimento del MEF che entrerà in vigore il 6 novembre 2020

Il Decreto 24 agosto 2020, n. 132 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 ottobre 2020, attua la disciplina che prevede che l’eventuale rifiuto da parte di Amministrazioni pubbliche di fatture ricevute tramite il Sistema di Interscambio (SDI) debba essere puntualmente motivato.

Il provvedimento, che entrerà in vigore il 6 novembre 2020, definisce cinque cause che consentono alle Amministrazioni pubbliche il rifiuto delle fatture elettroniche:

  1. fattura riferita ad una operazione che non è stata posta in essere in favore della PA destinataria della trasmissione del documento;
  2. omessa o errata indicazione del Codice identificativo di Gara (CIG) o del Codice unico di Progetto (CUP) da riportare in fattura;
  3. omessa o errata indicazione del codice di repertorio per i dispositivi medici e per i farmaci;
  4. omessa o errata indicazione del codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) e del corrispondente quantitativo da riportare in fattura per i farmaci;
  5. omessa o errata indicazione del numero e data della Determinazione Dirigenziale d’impegno di spesa per le fatture emesse nei confronti delle Regioni e degli enti locali.

Il provvedimento ministeriale specifica che resta in ogni caso esclusa la possibilità per la PA di rifiutare le fatture elettroniche emesse dagli operatori nel caso di errori che possono essere corretti mediante note di variazione.

Riferimenti:
Area Economia di Impresa
Valentina Vignaroli Tel. 075 5820209 – Cell. 338 6493886 Email: vignaroli@confindustria.umbria.it
Paola Roscini Tel. 075 5820220 – Cell. 329 9261061 Email: roscini@confindustria.umbria.it

AUTORE: Area Economia di Impresa
DATA: 27 OTT 2020
TAGS: E-fattura, Pubblica amministrazione
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